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Livorno, centinaia di persone al Parterre per il taglio del nastro del complesso realizzato da un'idea dei "Camminatori folli"

Il Parco Inclusivo di Livorno, il primo di respiro nazionale totalmente finanziato da cittadini, associazioni e ditte, è realtà. Ad inaugurarlo domenica 31 maggio una festa colorata e partecipata che ha richiamato nel cuore del Parco Pertini, il Parterre, tante famiglie e numerosi bambini che, come in un grande girotondo, si sono stretti, gli uni con gli altri, per giocare insieme, senza barriere. Molte le persone che, prima dell'ingresso al Parco, si sono radunate fuori dal parcheggio di via della Meridiana, indicato come punto di ritrovo, in attesa di scoprire dimensioni, colori e forme del Parco Inclusivo che, voluto fortemente dai Camminatori Folli, un gruppo di amici livornesi con la passione per i viaggi, potrà permettere a bambini disabili e non disabili di stare insieme, condividendo spazio e tempo.
Ad inaugurare ufficialmente il Parco, intitolato al professore Luciano Vizzoni, è stato Giulio, 6 anni, che con forbici, sorriso e occhi luccicanti, ha tagliato il nastro rosso circondato da tanti palloncini colorati. La festa, sulle note di una quanto mai azzeccata "Beautiful Day". Ecco l'altalena rossa che permette ai bambini con la carrozzina di dondolarsi spingendo una corda collocata alla base del gioco, e poi il Galeone, realizzato completamente in legno, che ispirandosi alle atmosfere marinaresche di Livorno, è sistemato su due piani: uno che scende verso il basso con lo scivolo, e l'altro dotato di lavagne, specchi e mensole. E ancora: una altalena rotonda dotata di cesto, e un labirinto pensato per facilitare l'accesso delle carrozzine, nel quale potranno perdersi i bambini. Adiacenti al Parco, come ha mostrato Emiliano Contini, camminatore folle, ci sono anche due tavolini allungati che, potranno consentire l'inserimento delle carrozzine, e alcune panchine. Insomma: un Parco pensato per tutti, senza nessuno escluso. «Il Parco – dice Stefano Santomauro, camminatore folle – è grande motivo di orgoglio. Ma si può fare di meglio: può diventare più grande, questo è il primo passo. Siamo molto contenti: fa più rumore una pianta che cade di una foresta che cresce. Questa volta è la foresta che ha fatto una grande confusione». Felici sia i bambini che dai loro genitori. «Mi sono molto emozionato durante il taglio del nastro – racconta Giulio -. Il parco mi piace moltissimo, mi piace l'altalena, l'idea di giocare con gli altri bambini».«É molto bello – prosegue Simone 29 anni, del gruppo Caritas per l'Handicap. Una sorta di Parco descrittivo perché racconta, gioco per gioco, quello che possiamo fare». Viola, Valentina, Eleonora e Martina hanno appena provato alcuni giochi: «L'altalena per disabili ci piace molto, e vedendo il divieto sul gioco, per chi non ha la carrozzina, abbiamo compreso come è difficile sentirsi esclusi». «Abbiamo sostenuto il parco – spiega Angela Candiello, dell'associazione Disabilandia - attraverso il quale viene data la giusta attenzione a qualsiasi disabilità, sensoriale e motoria. Una strumento di inclusione che permette l'eliminazione di barriere fisiche e mentali. Un forma di socializzazione per avvicinare i genitori». Si tratta di una grande conquista, spiega Claudia Leone, dell'Associazione Autismo Livorno: «Ringraziamo i Camminatori Folli. Dobbiamo lavorare in questa direzione, soprattutto sulla mentalità che deve cambiare: il diverso non può più essere visto come ostacolo». Soddisfazioni a livello istituzionale: il sindaco Filippo Nogarin si è detto felice del coinvolgimento di tante persone, mentre l'assessore Aurigi ha parlato di «una bellissima giornata che mette al centro la comunità». Presenti anche la vicesindaco Stella Sorgente e l'assessore al sociale Ina Dhimgjini. Alla festa di inaugurazione, allietata dai giochi dei clown dell'Associazione Vip e le due mamme, protagoniste della intervista di Radio Dj, dalla quali è partito tutto, il percorso dei camminatori folli verso il Parco Inclusivo, adesso finalmente realizzato.